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Dopo aver attuato tutte le misure tecniche e organizzative volte all’eliminazione della fonte di rischi per la salute dei lavoratori, si passa all’utilizzo, sul posto di lavoro, dei Dispositivi di Protezione Individuale.
Attraverso i DPI, i lavoratori potranno essere dunque protetti durante lo svolgimento della loro mansione lavorativa.
Uno dei Dispositivi di Protezione Individuale, indispensabile per alcuni settori lavorativi, è l’elmetto di protezione, che ha lo scopo di proteggere il capo mentre il lavoratore svolge determinate attività.
Tipologie di elmetto da lavoro e certificazione richiesta per il suo utilizzo
Individuare quale sia la tipologia di elmetto idonea per la mansione lavorativa specifica che il lavoratore svolge, è sicuramente un passaggio fondamentale per garantirgli la protezione della sua salute.
Coloro che fabbricano gli elmetti, dovranno andare fornire all’interno di un bugiardino e un libretto d’uso e di manutenzione, tutte le informazioni che sono necessarie al lavoratore per poter fare una scelta del dispositivo di protezione individuale più adatto alla sua mansione.
Dal punto di vista del datore di lavoro, esso ha l’obbligo svolgere una valutazione che andrà a definire chiaramente la fonte e la natura di tutti i potenziali rischi che il lavoratore potrebbe correre.
Nel momento in cui questi sono stati identificati, il datore di lavoro dovrà mettere in pratica le misure che vanno ad eliminare o almeno ridurre in maniera sensibile alla fonte quello specifico rischio.
Gli elmetti di protezione sono dunque l’ultima misura che sarà messa in atto per proteggere il capo del lavoratore dai rischi verso i quali può andare incontro sul posto di lavoro.
Gli elmetti vengono classificati dalle Norme UNI-EN in:
- elmetti di protezione per l’industria, riferiti alla Normativa UNI EN 397. Gli elmetti appartenenti a questa tipologia sono un copricapo che va principalmente a “proteggere la parte superiore della testa dell’utilizzatore contro lesioni che possono essere provocate da oggetti in caduta”;
- elmetti copricapo antiurto per l’industria, riferiti alla Normativa UNI EN 812. Gli elmetti appartenenti a questa tipologia hanno lo scopo di “proteggere la testa dell’utilizzatore dalle lesioni causate da un urto della testa contro oggetti duri e immobili”;
- elmetti di protezione per i Vigili del Fuoco, riferiti alle Normative UNI EN443:2008, UNI EN16471:2015 e UNI EN16473:2015. Gli elmetto che appartengono a questa tipologia sono dei copricapo impiegati al fine di “garantire la protezione della testa dell’utilizzatore dai pericoli che potrebbero insorgere durante le operazioni condotte dai Vigili del Fuoco”;
- elmetti per alpinisti. riferiti alla Normativa UNI EN 12492. Gli elemetti appartenenti a questa tipologia sono dei copricapo che vanno a “proteggere la testa dell’utilizzatore ad ogni possibile impatto per gli sport di montagna come l’alpinismo, l’arrampicata, la speleologia e lo sci”.
Elmetto di protezione per l’industria
L’elmetto di protezione per l’industria è costituito da una calotta e una bordatura.
Questa tipologia di elmetto deve essere realizzata con materiali di qualità durevole, che posseggano caratteristiche che gli permettono di non subire alterazioni consistenti nel tempo, causate dell’invecchiamento o dalla modalità di impiego (ad esempio per esposizione al sole o alla pioggia, al freddo, alle vibrazioni o anche al contatto con la pelle ed il sudore).
Un’altra caratteristica che devono avere gli elmetti per l’industria è quella di essere leggeri, ma allo stesso tempo non compromettere la resistenza e l’efficacia.
Gli elmetti che appartengono a questa categoria, devono essere conformi ai requisiti della Normativa UNI EN 397 oltre che riportare una marcatura stampata o impressa che sia durevole.
Elmetto copricapo antiurto per l’industria
Gli elmetti copricapo antiurto per l’industria sono costituiti da una calotta liscia, che può essere rivestita o meno, da un involucro esterno.
Questa tipologia di elmetti deve essere dotata di mezzi che permettono l’assorbimento dell’energia di causata da un impatto. Per questo motivo dovranno essere costruiti con materiali durevoli, che non subiscono grandi alterazioni a causa dell’invecchiamento o per modalità d’impieo.
Come per gli elmetti di protezione per l’industria, è importante che siano leggeri, senza però andare a perdere la loro resistenza.
Gli elmetti copricapo antiurto, devono essere conformi ai requisiti della Normativa UNI EN 812, e avere riportare una marcatura durevole o stampata o impressa.
Elmetto di protezione per i Vigili del Fuoco
Al fine di assicurare una maggiore protezione per la categoria dei Vigili del Fuoco, la Norma EN443:2008 ha esteso i requisiti di sicurezza agli elmetti, tra i quali i principali sono:
- assorbimento di urti e colpi;
- efficacia e resistenza del sistema di fissaggio:
- stabilità laterale, stabilità dell’isolamento elettrico;
- resistenza alla penetrazione, al calore e alla fiamma;
- schermo visore e protezione del viso.
Elmetto per la lotta contro l’incendio boschivo e/o di vegetazione
Per tutti i lavoratori che lottano contro gli incendi boschivi e/o quelli di vegetazione, è necessario che ci siano ulteriori requisiti rispetto a quelli degli elmetti per lotta contro gli incendi in edifici o altre strutture.
I requisiti principali sono:
- protezione della testa contro il calore e le fiamme;
- assorbimento di colpi.
Elmetto per soccorsi tecnici
La funzione principale degli elmetti per soccorsi tecnici è quella di proteggere la testa contro i pericoli elettrici, meccanici e chimici.
Devono garantire anche la protezione termica.
Elmetto per alpinista
Gli elmetti per gli alpinisti hanno lo scopo proteggere il capo da possibili cadute e/o impatti contro corpi contundenti, oggetti ma anche altre persone.
Questa tipologia di elmetti deve anche proteggere il suo utilizzatore da possibili cadute di sassi e da colpi e graffi contro le pareti rocciose, ma anche da gravi traumi durante le scalate.
L’elmetto per alpinista deve andare a minimizzare l’energia d’impatto che si scatena con uno scontro tra corpi o oggetti in movimento: questa funzione è garantita dal loro essere realizzati con caratteristiche che mirano all’assorbimento da parte del casco dell’energia di impatto, trasferendo alla testa meno energia possibile.
Alcuni dei materiali che vanno ad ottimizzare l’assorbimento di energia d’impatto sono il polistirene espanso, ovvero il polistirolo ad alta densità, indicato con la sigla EPS.
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