- News
- 0 likes
- 583 views
- 0 comments
Utilizzare gli elmetti antinfortunistici durante lo svolgimento del proprio lavoro è una pratica importantissima per proteggersi da rischi che sono fondamentali per la propria salute.
A questo fine, si devono conoscere tutte le Normative alle quali fanno riferimento gli elmetti antinfortunistici, oltre che i diversi tipi di Dispositivi di Protezione Individuale che sono adeguati a proteggerci rispetto alla mansione che svolgiamo e ai rischi ai quali questa ci espone.
Prevenire i rischi per la testa tramite gli elmetti antinfortunistici
Per conoscere quali sono le tipologie di elmetto antinfortunistico adatte alla nostra professione, dobbiamo prima analizzare i vari rischi effettivi che possiamo correre.
Questi rischi sono individuati all’interno dell’allegato VIII del D.Lgs. 81/2008, che definisce i criteri prestazionali e i criteri di sicurezza che devono essere rispettati dai Dispositivi di Protezione della testa.
I rischi sono:
· Rischi derivanti dai possibili spruzzi di metallo fuso;
· Rischi derivanti da una ridotta visibilità del lavoratore, per questo la testa deve essere protetta segnalando la sua presenza con materiale riflettente;
· Rischi meccanici, che sono tutti quelli che possono essere causati da oggetti in caduta, o dai rischi derivanti dall’impatto al suolo;
· Rischi elettrici, per questo la testa deve essere protetta con isolamento elettrico e protezioni con proprietà dielettriche;
· Rischi di schiacciamento, per questo la testa deve essere protetta attraverso una resistenza alla pressione laterale;
· Rischi termici, per questo la testa deve essere protetta da temperature molto elevate o molto basse.
Sarà compito del Datore di Lavoro, quello di eseguire delle valutazioni specifiche di tutti i potenziali rischi - e della loro natura - che possono verificarsi nel proprio ambiente lavorativo.
Successivamente, facendo riferimento anche a tutte le Normative che disciplinano questa materia, dovrà dotare i propri lavoratori del più adeguato Dispositivo di Protezione per la loro testa.
Proprio facendo riferimento alle Normative in materia di Protezione della testa, la Norme UNI EN hanno individuato quattro tipi di elmetti di protezione.
Queste tipologie sono state stabilite in base al settore lavorativo specifico nel quale opera il lavoratore, dividendole in:
· “elmetti di protezione per l’industria”. La Norma che disciplina questa tipologia di elmetti è la UNI EN 397, che li identifica nello scopo principale di protezione della parte superiore della testa del lavoratore dalla possibilità di subire lesioni provocate da oggetti in caduta;
· “elmetti copricapo antiurto per l’industria”. La Norma che disciplina questa tipologia di elmetti è la UNI EN 812, che li definisce come elmetti che hanno lo scopo principale di proteggere la testa del lavoratore dalla possibilità di urto contro oggetti duri ed immobili;
· “elmetti di protezione per i Vigili del Fuoco”. Le Norme che disciplinano questa tipologia di elmetti sono le UNI EN 443:2008, UNI EN 16471:2014 e UNI EN 16473:2015. Queste Normative definiscono gli elmetti che hanno come scopo fondamentale quello di garantire la protezione della testa dei suoi utilizzatori, coinvolti in potenziali pericoli che derivano dalle operazioni dei Vigili del Fuoco;
· “elmetti per Alpinisti”. La Norma che disciplina questa tipologia di elmetti è la UNI EN 12492, che definisce questa tipologia di elmetti come quelli che hanno come scopo fondamentale la protezione della testa dei loro utilizzatori dalla possibilità di impatto derivante da sport di montagna, come l’alpinismo e l’arrampicata.
Quali sono le caratteristiche degli elmetti di protezione per l’Industria
Gli elmetti di protezione per l’industria si riferiscono alla Normativa UNI EN 397: questa Norma dà la loro definizione, cioè sono dei “copricapo il cui scopo primario è quello di proteggere la parte superiore della testa dell’utilizzatore contro lesioni che possono essere provocate da oggetti in caduta”.
Oltre a definire cosa sono gli elmetti di protezione per l’industria, la Norma UNI EN 397 va ad indicare i requisiti minimi che devono avere quando vengono costruiti, oltre a specificare che devono necessariamente avere sia una calotta che una bordatura.
Nello specifico, la calotta deve coprire tutta la parte superiore della testa del suo utilizzatore e scendere a copertura del bordo superiore della fascia che è presente sulla parte frontale dell’elmetto di protezione per l’industria.
Oltre a questa caratteristica, questa tipologia di elmetti deve anche garantire una resistenza uniforme senza avere, possibilmente, un rinforzo maggiore in alcun punto.
In riferimento ai materiali da utilizzare per la costruzione degli elmetti di protezione per l’industria, la loro caratteristica principale deve essere la garanzia di durata nel tempo; per questo devono essere impiegati materiali di alta qualità, che permettano all’elmetto di non subire alterazioni significative a causa dall’esposizione ad agenti atmosferici, dall’invecchiamento, dal contatto con sostanze e con la pelle del suo utilizzatore.
La resistenza non deve però andare in contrasto con il confort, per questo i materiali devono essere comunque leggeri.
La Norma UNI EN 297, stabilisce inoltre che tutti gli elmetti di protezione per l’industria riportino stampata o impressa la marcatura CE.
Quali sono le caratteristiche degli Elmetti copricapo antiurto per l’Industria
Gli Elmetti copricapo antiurto per l’Industria trovano riferimento nella Norma UNI EN 812. La Norma li definisce come dei Dispositivi di Protezione Individuale che hanno il compito di ”proteggere la testa dell’utilizzatore dalle lesioni causate da un urto della testa contro oggetti duri e immobili”.
I rischi che la Norma individua, verso i quali gli elmetti devono offrire protezione, sono:
- rischi di natura termica o meccanica, cioè i rischi che derivano dalle possibili proiezioni di detriti o da gravi cadute;
- rischi di natura elettrica, cioè i rischi derivanti da accidentali contatti con elementi in tensione;
- rischi di natura chimica, cioè i rischi causati dalla possibilità di colate o spruzzi di elementi dannosi per la salute del lavoratore, sia per composizione che per temperatura.
Gli elmetti copricapo antiurto per l’Industria sono dunque costruiti con una calotta liscia che può essere rivestita da un involucro esterno; la calotta deve necessariamente essere dotata di strumenti che le permettono di assorbire l’energia derivante dagli urti.
Anche per gli elmetti copricapo antiurto per l’Industri, si devono utilizzare dei materiali che permettano all’elmetto di essere duraturo e inalterato nel tempo, garantendo sempre resistenza e confort, quindi leggerezza, per il suo utilizzatore.
Proprio per andare incontro a questa esigenza di confort, questa tipologia di elmetti non deve presentare al suo interno delle sporgenze o dei dispositivi che possano causare lesioni al suo utilizzatore se avviene un incidente, oltre che essere progettati al fine di permettere la massima regolazione della bordatura nella calotta.
Anche in questo caso, la Norma UNI EN 812 stabilisce l’obbligo, per gli elmetti copricapo e antiurto per l’Industria, di vedere riportata la marcatura CE.
Quali sono le caratteristiche degli Elmetti di protezione per i Vigili del Fuoco
Una delle categorie di lavoratori più esposte a rischi in generale, e nello specifico per la propria testa, è sicuramente quella dei Vigili del Fuoco.
Ci sono diverse Normative che vanno a disciplinare le caratteristiche e requisiti che devono essere garantite dagli elmetti di protezione dei Vigili del Fuoco.
Tra queste troviamo:
- la Norma EN 433:2008. Questa Norma ha esteso i requisiti di sicurezza degli elmetti di protezione dei Vigili del Fuoco, andando a riportare come fondamentali:
- resistenza al calore e alle fiamme;
- presenza di uno schermo visore che protegga il viso;
- assorbimento dei colpi e degli urti;
- resistenza ed efficacia del sistema di fissaggio dell’elmetto;
- isolamento elettrico;
- stabilità laterale;
- resistenza alla penetrazione
- la Norma UNI EN 16471:2015. Questa Norma fa riferimento ai Vigili del Fuoco impiegati nella lotta contro gli incendi boschivi e quelli della vegetazione.
A differenza degli elmetti che proteggono i Vigili impiegati a spegnimento di incendi all’interno di edifici e di altre strutture, questa tipologia deve prevedere solamente:
- l’assorbimento dei colpi e degli urti;.
- la protezione contro il calore e le fiamme;
- la Norma UNI EN 16473:2005. Questa Norma fa riferimento agli elmetti impiegati per i soccorsi tecnici. Questa tipologia di elmetti deve garantire la protezione contro i pericoli elettrici, quelli meccanici, chimici e una protezione termica.
Quali sono le caratteristiche degli Elmetti per Alpinisti
Gli elmetti per Alpinisti hanno come scopo fondamentale, la protezione dei loro utilizzatori dalla possibilità di caduta e dall’impatto contro oggetti contundenti – oltre che contro altre persone. Questi elmetti devono quindi proteggere, per esempio, dall’eventuale caduta di sassi o dalla possibilità di colpire pareti rocciose durante le scalate.
Oltre a garantire questo tipo di protezione, gli elmetti per alpinisti devono anche andare a minimizzare l’energia d’impatto, scaturita dallo scontro di copri e oggetti in movimento. Per assolvere a questo dovere, gli elmetti per alpinisti sono realizzati con materiali fanno si che alla testa venga trasferita la minor energia possibile, nel caso in cui si verifichi un impatto.
Come scegliere gli elmetti di protezione della testa
Abbiamo accennato che, la scelta e la dotazione degli elmetti antinfortunistici, viene effettuata dal Datore di Lavoro.
Per poter operare questa scelta, il primo passo che dovrà compiere è avviare una valutazione specifica, che individui tutti le fonti e la natura dei rischi nei quali potrebbe incorrere il lavoratore.
Quando tutti i rischi sono stati individuati, il Datore di Lavoro dovrà mettere in atto tutte quante le misure che possono ridurre o eliminare completamente i rischi.
Dopo tutte queste operazioni, quindi, sarà in grado di scegliere quale è il più corretto Dispositivo di Protezione della testa da fornire ai propri dipendenti.
Comments (0)