I Dispositivi di Protezione dell'Udito

Negli ambienti di lavoro, il rumore rappresenta un rischio importante per la sicurezza del lavoratore.

 

Con rumore si intende il fenomeno derivante da oscillazioni che, in base alla loro potenza, si propagano in onde sonore, entrando nel canale uditivo e facendo vibrare il timpano: le vibrazioni prodotte sono inviate come impulsi elettrici al cervello, che li interpreta come suoni. Quando il rumore è molto forte, va a danneggiare proprio queste cellule nervose, che non possono essere più essere sanate e riprodotte dal nostro corpo.

 

Data questa premessa, si comprende che, i rischi derivanti dal rumore sul luogo di lavoro sono molto elevati e, senza una protezione, possono portare da danni più lievi, come l’abbassamento della sensibilità acustica, fino a una totale sordità.

 

Per questo motivo, esistono diverse normative e leggi che vanno a disciplinare l’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale Acustici sul luogo di lavoro, identificandoli in diverse tipologie, quali:

 

-       le cuffie antirumore;

-       gli inserti auricolari;

-       i caschi acustici.

 

Come scegliere i Dispositivi di Protezione dell’Udito

 

Prima di tutto, il datore di lavoro, sul quale ricadono gli obblighi in materia di protezione dell’udito per i propri lavoratori, deve andare a misurare l’intensità del rumore e i valori di esposizione sul luogo di lavoro, poiché è da questa valutazione preliminare che si andranno a determinare i corretti DPI da utilizzare.

 

L’art. 189 del Decreto Legislativo 81/2008, indica i valori limite di esposizione al rumore e i valori di azione conseguenti all’esposizione giornaliera ad esso, che sono:

 

-       valori limite di esposizione giornaliera = 87 dB (frequenza A);

-       valori superiore di azione per esposizione giornaliera = 85 dB (frequenza A);

-       valori inferiori di azione per esposizione giornaliera = 80 dB (frequenza A).

 

Una volta effettuate queste misurazioni, si potrà passare a scegliere il Dispositivo di Protezione Individuale dell’Udito adeguato, andando a considerare:

 

·      la capacità del DPI di attenuare i rumori in relazione al rischio acustico;

·      la presenza della marcatura CE sul DPI, che andrà a certificare che il Dispositivo è conforme a tutte le normative e leggi vigenti;

·      la mansione del lavoratore e le azioni che esso dovrà svolgere, per scegliere la tipologia di Dispositivo di Protezione Individuale ideale, che gli consenta la massima libertà di movimento.

 

Le Cuffie Antirumore

 

Le Cuffie Antirumore sono ideali quando il lavoratore è esposto a diverse intensità di rumore: sono composte da due conchiglie che circondano tutto il padiglione auricolare, costruite con materiale fonoassorbente e collegate tra loro da fasce o archetti. Si adattano bene alla testa e sono molto stabili, inoltre permettono di inserire altoparlanti per la comunicazione all’interno del luogo di lavoro. Inoltre, sono facili da mettere e togliere, possono essere condivise da più lavoratori e sono riutilizzabili.

 

Nonostante siano molto isolanti e facili da usare, si deve porre attenzione ad alcuni elementi:

 

-       il loro peso, che è maggiore rispetto ad altri DPI dell’udito;

-       il fatto che, essendo abbastanza ingombranti, non possono essere indossate con altri DPI;

-       se il lavoratore è a rischio di forte sudorazione sotto le coppe, potrebbero non essere l’ideale da indossare.

 

In base all’intensità del rumore esistono diverse tipologie di cuffie antirumore, tra le quali le più diffuse sono:

 

·      le cuffie circumaurali, le classiche cuffie voluminose formate da due conchiglie che circondano tutto l’orecchio;

·      le cuffie sovraurali, che, a differenza delle circumaurali, non avvolgono tutto l’orecchio, ma si poggiano solo sulla sua parte superiore. Il loro uso, quindi, è ideale solo per una breve esposizione al rumore.

 

 

Gli inserti auricolari

 

Gli inserti auricolari, più notoriamente conosciuti come tappi, a differenza delle cuffie, permettono di isolare e chiudere il condotto uditivo a tenuta. Possono essere sia monouso che riutilizzabili, così come interconnessi tra di loro tramite un cordino o un archetto.

In generale, le tipologie più diffuse di tappi auricolari sono.

 

·      gli inserti auricolari modellabili in schiuma, cioè quelli che, una volta inseriti all’interno dell’orecchio, si espandono aderendo perfettamente e garantendo un elevato isolamento;

·      gli inserti auricolari preformati con tripla flangia, costruiti con materiali altamente flessibili che si adattano con facilità all’orecchio;

·      gli inserti auricolari con stelo: lo stelo si va ad inserire all’interno dell’orecchio e, con la sua flessibilità, garantisce una ottimale protezione contro il rumore;

·      gli inserti auricolari dotati di archetto, che hanno il vantaggio di essere facilmente indossati, con la possibilità di essere tenuti al collo quando vengono tolti. Sono quindi ideali nei lavori in cui l’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale dell’Udito è intermittente.

 

Gli elmetti e i caschi acustici

 

Gli elmetti e i caschi acustici, oltre a proteggere l’udito, vanno ad offrire una copertura per gran parte della testa.

Sono realizzati con materiali fonoassorbenti e normalmente riescono a coprire rumori fino 105 dB.

Come per le cuffie antirumore, anche gli elmetti o caschi acustici possono essere dotati di dispositivi per la comunicazione, come altoparlanti.

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